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WeAreNext 04/2024
Anche Aprile, é passato.
E con lui, un quarto di questo 2024.
Piccolo bilancio: l’argomento che più ha riempito le nostre conversazioni ha riguardato, senza dubbio, l’intelligenza artificiale.
Ruberà o no i nostri lavori?
Prenderà possesso delle stanze del potere??
Sterminerà la nostra specie???
Lo abbiamo chiesto a lei. Direttamente.
Parlaci del futuro, come saremo tra vent’anni?
Senza batter ciglio, ce l’ha descritto dettagliatamente.
Aprile 2044.
Tutto, completamente diverso da oggi.
Da ciò che siamo abituati a vivere.
Il mondo sarà un luogo in cui le persone saranno distribuite tutte in alcuni luoghi. E completamente vuoto in altri.
Allo stesso modo, in questi gruppi ci saranno pochissime persone che avranno moltissimo, tantissime che non avranno nulla. O quasi.
Le risorse scarseggeranno ma nessuno sembrerà realmente preoccupato.
Tutto quello che si può comprare, sarà avvolto in un pack di carta semi-riciclabile (che contiene un 25% di plastica non riciclabile).
Ed il clima sarà completamente impazzito.
Domenica farà caldissimo: tanto che la gente uscirà in pantaloncini.
Lunedì pioverà tutto il giorno e le temperature scenderanno drasticamente.
Clima invernale fino a giovedì.
Venerdì grandine gigante (carrozzieri che sfilano festanti, in centro città).
Sabato soleggiatissimo.
Tutti a pranzo fuori, code interminabili sulla Roma-Fiumicino.
Lunedì, di nuovo freddo.
Il cambio stagione non lo fa più nessuno.
A parte i giovanissimi, anche del cambiamento climatico non importa nulla a nessuno. Per carità, se ne continua a parlare tantissimo.
In tv ci saranno sempre le stesse cose.
Tanto che gli schiaffoni di Cannavacciuolo sono una delle cose che fa più ridere in assoluto.
Anche negli stadi: la solita violenza.
Sono più di 20 anni che la colpa è sempre di quegli stessi pochi facinorosi.
A proposito di violenza, i telegiornali non si potranno più ascoltare.
Mentana parlerà così veloce che sembrerà un rapper.
I testi rap saranno pieni di versi di dissing contro giornalisti che non lavorano a La7.
E poi, finalmente, aprile finirà.
E sarà maggio: tutti al prato a mangiare le fave.
In sintesi, niente sarà poi così diverso rispetto ad oggi.
E non saremo noi intelligenze artificiali né a rubarvi il lavoro, né a sterminarvi.
Fate già abbastanza da soli.
Per fortuna domani è maggio.
Primo maggio. Prato e fave.
Al futuro ci lavoriamo un altro giorno.
*Se soffri di favismo non rileggere questa email.