Le protagoniste di oggi sono due case automobilistiche che, con un semplice quanto radicale cambio di logo, hanno fatto sorgere più di qualche dubbio nella mente di appassionati e consumatori. Ma andiamo per gradi. Cambiare logo è il passo più grande di quel percorso che, volgarmente, chiamiamo rebranding, vale a dire quel processo creativo che mira a rinnovare l’identità di un marchio. Le motivazioni sono tante: l’apertura a nuovi mercati, la necessità di avvicinarsi alla wave estetica dominante o, semplicemente, il desiderio di riposizionarsi.

Non sempre, però, le attività di rinnovamento dei marchi portano agli effetti desiderati. Anzi, a volte si ritorcono contro, come un boomerang che ti colpisce dritto in fronte. È sicuramente il caso di alcuni marchi come Kraft, Gap e Tropicana, che in passato hanno investito migliaia di dollari per rifarsi i connotati, salvo poi tornare sui propri passi.

Stavolta, però, la questione è un po’ più complessa.

Sono due, dicevamo, le protagoniste di questo articolo. La prima è Kia, celebre casa automobilistica coreana, che con il suo nuovo logo ha saputo fare qualcosa che pochi, forse nessuno, prima di lei aveva saputo fare: portare totalmente fuori strada i suoi cari automobilisti.

La seconda è Lancia, una delle più antiche case automobilistiche italiane che, a quanto pare, ha deciso di ripercorrere le antiche glorie del passato. Una scommessa, forse, che non vediamo l’ora di scoprire se riuscirà davvero a vincere.