Oggi ti vogliamo parlare del nostro modello vincente per costruire un perfetto Marketing Mix, dalla definizione alla sua evoluzione nel tempo.

Vendere efficacemente un prodotto o un servizio è il risultato di analisi e strategie di mercato sempre in linea con lo scenario competitivo.

Ma questo non basta più, perché lavorare con il Marketing significa adattarsi ai cambiamenti e cavalcarli con successo.

Si tratta, quindi, di adeguare la propria strategia e anticipare trend e innovazioni tecnologiche.

Spesso, però, si tende a credere che il successo di queste innovazioni che approdano sul mercato sia indipendente dal Marketing che li supporta.

Niente di più sbagliato. Non è possibile, infatti, affidarsi unicamente alla nuova tecnologia senza prendere in considerazione il mercato.

Affinché una novità possa risultare attraente per i consumatori, target, la vendita del prodotto/servizio in questione deve essere supportata da un Marketing Mix professionale ed efficace, accuratamente studiato e modellato in tempo reale in base alle esigenze e ai rapidi cambiamenti del nuovo millennio.

Ma qual è la definizione di Marketing Mix e quali sono le leve da studiare per svilupparne uno al passo con i tempi?

Marketing Mix definizione

La definizione di Marketing Mix è molto semplice: il Marketing Mix è quell’insieme di tool che utilizziamo per raggiungere gli obiettivi di mercato e servire il target in modo ottimale.

Ma enunciare solo la definizione del Marketing Mix non basta.

Il Marketing Mix si fonda su specifiche leve decisionali da analizzare e testare in continuazione al fine di raggiungere il modello perfetto in cui tutti gli elementi del nostro piano lavorano in sinergia.

E se la definizione di Marketing Mix è rimasta pressoché invariata, nel giro di qualche decennio le leve su cui è necessario agire si sono più che duplicate.

Appare, quindi, di fondamentale importanza restare sempre aggiornati e tenere sotto controllo il dinamismo dello scenario in cui operiamo.

Applicare la giusta leva

Applicare la giusta leva alle risorse di cui si dispone, nel modo giusto e al momento giusto è sempre stata la regola principale di aziende e Start Up.

Se in passato si poteva disporre unicamente di capitale e forza lavoro, oggi le cose sono radicalmente cambiate e, nel corso degli anni, il mondo dell’impresa si è arricchito in modo esponenziale.

Grande complice di queste continue trasformazioni è stato l’avvento e la costante evoluzione delle tecnologie digitali.

Nel nuovo millennio è quindi imprescindibile avere un’ottima padronanza del Digital Marketing per potersi affermare sul mercato e prosperare a lungo.

Quali sono, quindi, le leve su cui Start Up e aziende avviate devono lavorare per avere successo in un panorama così competitivo?

In Next Adv supportiamo le PMI nello sviluppo di strategie efficaci e gestiamo il tuo Marketing operativo dalla A alla Z, sia online che offline. Perché il tuo successo è il nostro successo.

Marketing Mix: definizione delle 4P

La prima (e la più celebre) definizione delle 4P del Marketing Mix è stata data da McCarthy. Tuttora si tratta del modello più utilizzato in quanto esso comprende le principali variabili da modulare durante una strategia di Marketing. Per essere realmente efficaci nel conseguire gli obiettivi, esse devono essere coerenti tra loro e in linea con i clienti che si ha intenzione di servire.

Le quattro leve decisionali (4P) in questione sono:

Product, ovvero il prodotto. Peter Drucker diceva che “l’obiettivo del marketing è conoscere e comprendere il cliente in maniera così efficace che il prodotto o servizio si venda da solo”. La ratio di questa prima leva sta tutta qui. Un esperto di Marketing è anche un abile Product Designer capace di sviluppare un prodotto o servizio in modo ottimale, modellandolo in base alle esigenze del target di riferimento.

Price, ovvero il prezzo. Si tratta del valore che viene attribuito a un prodotto/servizio ed è il risultato di un insieme complesso di calcoli, ricerche e test. Ma non solo, perché definire una pricing strategy significa anche essere in grado di assumersi dei rischi. La tua strategia deve tenere conto dei margini, dei costi di input, della propensione all’acquisto di ogni segmento di mercato e delle condizioni attuali di quest’ultimo. Il prezzo si rivolge ai clienti definiti e può essere una potente arma contro la concorrenza. Attribuire il giusto prezzo ad un prodotto o servizio è cruciale, in quanto esso ha un grande effetto psicologico sui consumatori. Ogni errore potrebbe costarti molto caro.

Place, ovvero la distribuzione. È il mezzo attraverso il quale i prodotti e i servizi che hai intenzione di offrire arrivano ai consumatori e dove questi ultimi possono accedervi e acquistarli con facilità. Al giorno d’oggi la distribuzione in punti vendita fisici non è più sufficiente per poter spiccare il volo. Per avere successo è importante sviluppare e gestire un e-commerce sicuro e user friendly. E, perché no, anche una applicazione mobile. Il nostro consiglio? Assumere un professionista digitale in grado di elaborare una strategia “phygital” all’avanguardia.

Promotion, ovvero la comunicazione commerciale. Essa fa riferimento all’intero insieme di attività capaci di portare il brand, il prodotto o il servizio sotto i riflettori. L’idea è di informare, attrarre e indurre le persone ad acquistare ciò che offri. Ma quando parliamo di comunicazione commerciale non ci riferiamo solo alla promozione e alla pubblicità (online ed offline) dei prodotti. Ciò che fa realmente la differenza è riuscire a dare voce al marchio, creando una vera e propria personalità modulata sui valori dell’azienda. Ma di questo ne parleremo fra poco.

L’evoluzione del Marketing Mix: definizione delle 7P

Le prime quattro leve decisionali sono un ottimo punto di partenza per l’elaborazione di un buon Marketing Mix. Ciononostante, con il tempo si sono inevitabilmente aggiunte altre variabili da tenere sotto controllo.

Inizialmente l’evoluzione del Marketing Mix è stata funzionale alla crescita del settore dei servizi, supportandone lo sviluppo di strategie di mercato. Con la lunga esperienza accumulata nel corso degli anni possiamo affermare con sicurezza che il nuovo modello esteso può (e dovrebbe essere) applicato ad ogni tipo di azienda.

Di seguito la definizione delle 7P del Marketing Mix esteso:

– People, ovvero le persone. Quando ti abbiamo spiegato come ottenere finanziamenti abbiamo evidenziato una nuova tendenza: si investe nelle persone piuttosto che nelle idee. Questa prima, nuova leva ribadisce l’importanza delle persone all’interno di ogni progetto imprenditoriale, che sia in fase di Start Up o meno. Al giorno d’oggi sono le competenze professionali in materia di Entrepreneurship, Marketing e Sviluppo a fare davvero la differenza. Inoltre, è importante anche prendersi cura dei rapporti con le persone al di fuori dell’azienda. Lunghi e solidi legami creano ambasciatori felici di promuovere il tuo brand.

Process, ovvero i processi all’interno dell’azienda che ti permettono di creare, distribuire e acquisire efficacemente valore. Ma qual è il tuo valore? Chi sono i clienti target? E chi i competitor? È qui che entra in gioco il modello di business. Noi possiamo aiutarti a scegliere il migliore, ottimizzando la struttura dei costi ed intercettando maggiori flussi di ricavi.

Physical evidence, ovvero la prova fisica o, più semplicemente, la percezione del pubblico nei confronti del tuo prodotto o servizio. Se la comunicazione commerciale era finalizzata unicamente alla vendita, comunicare una physical evidence significa riuscire a costruire una vera e propria personalità del brand. In altre parole, fare branding in modo efficace. Per fare breccia è necessario definire il giusto posizionamento e comunicarlo in modo giusto, con il giusto tono di voce e attraverso i canali giusti. Ma essere un bravo comunicatore, avere a disposizione social media manager e copywriter professionali non basta. Per creare brand identity servono anche grafici, designer, programmatori e sviluppatori esperti in UX, UI e grafica editoriale.

Dalle 7P alle 10P

Le evoluzioni all’interno del Marketing hanno reso necessaria l’introduzione di altre tre leve decisionali da applicare nel modo giusto e al momento giusto.

Diamo subito la definizione delle nuove variabili del Marketing Mix:

Partnership, in quanto le aziende collaborano fra loro in misura sempre maggiore. Questa nuova tendenza è altamente proficua e stimola il co-branding. È inoltre importante collaborare con figure altamente specializzate, in grado di occuparsi dello sviluppo, dell’advertising, della grafica e dei social media in modo ottimale.

Permission marketing, ovvero l’autorizzazione ad inviare materiale di marketing. L’idea è nata da Seth Godin ed è stata discussa all’interno dell’omonimo libro. Nell’era moderna questa leva appare molto importante in quanto i consumatori di nuova generazione sono consapevoli, attivi e proattivi. Sono loro che scelgono di cercare il tuo prodotto ed eventualmente acconsentono a ricevere notifiche, newsletter ed SMS da parte della tua azienda. Associata a questa leva vi è anche la necessità di fidelizzare il tuo target.

Purple cow, ovvero una mucca, metaforicamente, viola. Anche questo termine è stato coniato da Godin e fa riferimento alla differenziazione del tuo marchio rispetto ai competitor. In cosa ti differenzi? Qual è il tuo vantaggio competitivo? Cosa puoi offrire tu che i tuoi competitor non possiedono? Insomma, fare leva su tutte quelle caratteristiche capaci di far spiccare il tuo prodotto in una folla di tanti prodotti simili.

Si tratta della leva decisionale relativa all’innovazione, eppure è l’ultima a costituire il Marketing Mix. All’inizio dell’articolo abbiamo visto che il successo di un’innovazione appena lanciata sul mercato non può prescindere da un Marketing Mix adeguatamente sviluppato e modulato in corso d’opera da parte di esperti. Il fatto che la Purple Cow sia solo un tassello nel grande puzzle strategico della tua azienda ne è la prova.