Avrai sicuramente sentito parlare di Growth Hacking in contesti legati a Start Up e avvio di un’impresa o lancio di un nuovo prodotto/servizio.

Probabilmente però non avrai capito a fondo il significato e soprattutto la sua applicazione pratica. Se vuoi saperne di più sei nel posto giusto.

Sean Ellis ha coniato il termine Growth Hacking definendolo come “un’insieme di strategie di web marketing volte a far crescere un’impresa il più velocemente possibile“.

Vediamo nello specifico.

Growth Hacking: che cos’è

Analizzando attentamente le due parole possiamo capire più in dettaglio di cosa stiamo parlando. “Growth” tradotto dall’inglese significa crescita e si riferisce alle imprese che hanno come obiettivo intrinseco quello di soddisfare i bisogni anche latenti dei propri utenti. Quindi l’obiettivo è quello della crescita e dell’aumento esponenziale di lead, engagement o conversioni.

“Hacking” invece si riferisce a quella mentalità di affrontare le situazioni pensando fuori dagli schemi. Si rivolge a colui che cambia strategia di marketing e comunicazione e la adatta a seconda dei feedback ricevuti e dei dati analizzati. Il suo modo di agire può essere definito anche non convenzionale.

Perché fare Growth Hacking

Ora ti starai chiedendo: e se la mia non è una Start Up ma una normale impresa? e poi, perché dovrei fare Growth Hacking invece di adoperare qualsiasi altro approccio di marketing?

Andiamo per ordine.

In genere le strategie di Growth Hacking sono consigliate per le Start Up, ma in realtà ogni impresa può giovare di questo approccio per migliorare e crescere in maniera esponenziale: puoi ad esempio applicarlo nel lancio di un nuovo prodotto/servizio, oppure se ti trovi in una fase di Scale Up. Per Scale Up si intende un’impresa più o meno consolidata che presenta caratteristiche che la fanno ambire ad un’evoluzione importante nel prossimo futuro.

Ma, perché proprio Growth Hacking? Esso non è solo una strategia, approccio o strumento ma un vero e proprio mindset rivoluzionario. Si basa, infatti, su un processo di prove ed errori, di sperimentazioni e raccolta dati, su aggiustamenti ed ottimizzazione rivolti alla crescita della propria attività legato ad obiettivi specifici (aumentare i contatti, le vendite, l’interazione).

Il growth hacker è quella figura esperta in marketing che però è anche in grado di innovare e creare nuovi processi capaci di portare a risultati impressionanti!

Si tratta dunque di un modo di agire attivo, analitico, strategico ma anche unico e non convenzionale!

Se hai ancora dubbi se può fare al caso tuo, richiedi una consulenza: il nostro team esperto e multidisciplinare ti accompagnerà passo dopo passo nel tuo processo di crescita!

3 Storie di successo che ti faranno venire voglia di fare Growth Hacking

Hai ancora idee poco chiare? Analizziamo insieme alcuni casi di successo

1. Airbnb

Tutto nasce da due ragazzi, Brian Chesky e Joe Gebbia, che hanno difficoltà a pagare l’affitto della casa in cui vivono a San Francisco. Decidono così, in vista di un evento di design che avrebbe richiamato un po’ di persone in città, di guadagnare un po’ di soldi affittando una camera (inclusa di letto gonfiabile e colazione). L’idea ebbe successo, ma non si parlava ancora di impresa. Iniziano così le sperimentazioni. A questo punto i fondatori di Airbnb non hanno creato piani dettagliati e fatto ipotesi sofisticate su come far evolvere il business ma hanno scelto un evento e creato un progetto pilota per testare la loro nuova impresa commerciale.

Si susseguirono così una serie di sperimentazioni che permetteva loro di raccogliere feedback. Questi si tramutavano in dati da analizzare e tenere in considerazioni per le modifiche successive. Ipotesi, prove ed errori e aggiustamenti continui portarono Airbnb a quello che è oggi, guadagnando una crescita senza precedenti.

2. Dropbox

Un altro esempio da cui prendere ispirazione è Dropbox. La piattaforma di cloud storage offre un servizio innovativo con una ottima User Experience, ma aveva difficoltà a comunicare al target i suoi punti di forza rispetto ai competitors. I tentativi di campagne su ADS servivano a ben poco, perciò la società ha capito che il modello classico di advertising online non avrebbe portato i risultati sperati e si mise in moto con sperimentazioni, ipotesi e tentativi arrivando a cogliere le giuste opportunità.

Nello specifico, ha applicato dunque una strategia di referral marketing, che permetteva agli utenti di ottenere più spazio dove archiviare i propri file portando amici (e perciò nuovi utenti) nella piattaforma stessa. Con questa soluzione Dropbox è riuscita a raggiungere 4 milioni di utenti in poco più di un anno.

In questo caso, i growth hacker sono riusciti ad ottenere la crescita sperata, non tanto individuando la giusta strategia di referral, ma soprattutto grazie all’approccio di continua sperimentazione. È stato il mindset, il metodo adottato e l’approccio a processo che ha fatto la differenza!

3. Uber

Uber è la famosissima società che fornisce un servizio di trasporto privato che attraverso un’App mobile mette in collegamento diretto passeggeri e autisti. In pochi istanti puoi chiamare un’auto e vederla arrivare pronta a portarti dove vuoi, a prezzi super sostenuti!

Secondo GrowthHacker.com, ciò che ha permesso ad Uber di ottenere una crescita così strepitosa è innanzitutto l’idea vincente del servizio stesso, che ha messo in crisi la concorrenza e soddisfatto bisogni di milioni di clienti. Il passaparola generato è bastato a diffondere e far crescere il servizio, ma dove risiede allora l’intuizione dei growth hacker?

Sicuramente nelle scelte fatte fin dall’inizio: pensare di lanciare il progetto a San Francisco è stata giusta poiché città popolata da persone appassionate di tecnologia e early adopters (cioè individui disponibili a provare qualcosa di nuovo). Uber si propose di offrire delle corse gratuite, sponsorizzare eventi e di generare awareness presso questo target nello specifico. Quest’ultimi, apprezzando l’esperienza loro offerta e iniziarono a condividerla sui Social Media. Il Word of Mouth ha fatto la differenza.

Oltre a fornire una soluzione straordinariamente superiore, Uber ha anche sfruttato alcune situazioni di vita reale delle città, quali situazione meteorologica, vita notturna, eventi sportivi, per crescere in maniera più decisiva.

La società oggi sta sperimentando tantissime nuove soluzioni in grado di dare ai clienti quello che vogliono proprio quando lo vogliono. Sebbene si tratti principalmente di promozioni di marketing, sono anche modi per testare la domanda del mercato e suggeriscono la potenziale direzione di crescita dell’azienda.