Due montagne di sfide. | Next Adv

Due montagne di sfide.

WeAreNext 02/2025

Di Francesco Marzola

28 Feb - 3 min lettura

Anche stamattina siamo arrivati in ufficio con una montagna di idee in testa.

 

E due di sfide da affrontare. 

 

Progetti, scadenze, clienti, nuove tecnologie da imparare. Ma facciamo una cosa per volta.

 

Il caffè.

 

Non nascondiamocelo, il primo è fondamentale per far partire la macchina.

 

È in quel momento che, ringalluzziti dalla caffeina, realizziamo quanto siano importanti per noi quelle due montagne di sfide che ci attendono oltre la macchinetta del caffè, quanto siano proprio loro a mettere in moto le idee, a dar vita a nuove soluzioni innovative che ci rendono un po’ più forti, un po’ più grandi.

 

Sembra quasi di essere in un videogioco, dove ogni livello ci mette alla prova con nuovi ostacoli, trappole mortali e pure qualche boss finale. Un vero spasso, se solo il salto tra un progetto e l’altro non fosse sempre così frenetico. E ogni giorno è una corsa contro il tempo.

 

A proposito di trappole mortali e tempi stretti.

 

Ti ricordi il Principe di Persia?

 

 

All’epoca, quando uscì nel 1989, sembrava una rivoluzione. La grafica era una bomba, i salti perfetti, la tensione altissima, perché avevi solo 1 ora di tempo per portare in salvo la principessa.

 

Avanguardia pura.

 

Oggi, a guardarlo, non sembra poi un granché: pixel grossi come mattoni, animazioni legnose e una trama che, diciamocelo, non era poi così dirompente. Ma a suo tempo, era tutto ciò che volevamo, e tutto ciò di cui avevamo bisogno per arrivare alla grafica, alle animazioni e alla tecnologia di oggi.

 

Ciò che ieri sembrava il massimo della tecnologia, oggi è già un lontano ricordo.

 

Adesso ci troviamo a fare salti molto più ambiziosi e a sfidare boss più potenti, ma alle spalle abbiamo più di due decenni di esperienza. E tecnologie che non avremmo mai potuto immaginare quando abbiamo iniziato.

 

E non solo.

 

Abbiamo le idee, abbiamo gli strumenti, abbiamo la passione. E abbiamo anche un piccolo segreto per rendere tutto più dinamico e stimolante. 

 

Si chiama gamification, e consiste nell’applicazione di meccaniche di gioco in contesti non ludici per aumentare il coinvolgimento e l’efficacia delle interazioni.

 

 

Proprio come in un videogioco ben progettato, creiamo percorsi con sfide, premi e progressi misurabili. Perché nel marketing, come nei giochi, chi si diverte resta in partita più a lungo.

 

Tiriamo un sospiro di sollievo: anche oggi, le due montagne di sfide da affrontare, per noi, saranno un gioco da ragazzi.