Come scegliere il modello di business

Ecco alcuni aspetti fondamentali da prendere in considerazione per scegliere il Business Model più adatto al proprio progetto imprenditoriale:

La tua idea attacca una potenziale nicchia di mercato?
Ricerca il TAM (mercato totale disponibile), il SAM (mercato potenzialmente disponibile) e il SOM (mercato realmente ottenibile) e verifica se il tuo progetto interessa ad un bacino di utenti, altrimenti il tuo business non sarà sostenibile.

Sai già chi sono i tuoi competitor?
Fai un’analisi dei competitor e scopri quale valore in più puoi offrire rispetto a loro. In realtà avere dei competitor non è una cattiva notizia, puoi prendere spunto e migliorare il tuo servizio, ma attenzione ai mercati troppo saturi!
Hai definito l’immagine del tuo cliente tipo? Per farlo puoi procedere con una Customer Discovery.

Una vola risposto con cura a queste domande e definito in maniera specifica il contesto nel quale si inserisce la tua start up, puoi procedere con la scelta del Business Model da adottare.

5 tipologie di Business Model

I modelli di business tra cui scegliere sono tantissimi, perché ogni start up ha delle specificità diverse e dunque diversi metodi per trarre profitto dalla propria attività.

Ecco però una breve panoramica con i più famosi modelli di business:

Marketplace
Il modello marketplace ottiene ricavi mettendo in contatto due parti: l’utente che compra e l’utente che offre. Per costruire un marketplace servono brand, qualità e trasparenza.
Esempi famosi di marketplace sono: Amazon, Airbnb o Uber.

Freemium
L’obiettivo del Business Model freemium è offrire un prodotto gratuito limitato, con funzionalità aggiuntive disponibili solo per gli utenti premium (colore che pagano il servizio). Per raggiungere più utenti premium possibili, bisogna essere estremamente persuasivi, mostrando gli enormi vantaggi nel fare questo upgrade.

Acquisti in-app
Con questo modello si offre un’applicazione, gratis o a pagamento, che fornisce ulteriori servizi e/o bonus tramite acquisti in app. Pensiamo a Candy Crush o al fenomeno Fortnite. Queste due piattaforme attraverso la gamification, ottengono revenue attraverso la vendita di bonus e/o vite per continuare a giocare e rimanere sulla piattaforma.

Pay as you go
In questo caso il cliente paga il suo consumo effettivo del servizio. Le offerte infatti sono personalizzare in base all’utente, dando la possibilità di essere usate quando e come vuole il cliente. Il Pay as you go viene utilizzato per esempio dai servizi di car sharing, dove si paga l’utilizzo del mezzo di trasporto.

Affiliate Marketing
Questo modello è basato sulle commissioni. Il lavoro dell’affiliato ruota intorno alla promozione di un prodotto di un partner e convince i suoi seguaci e altri utenti ad acquistare quel preciso prodotto. In cambio riceve una commissione per ogni vendita.

Un esempio di Affiliate Marketing è Amazon in quanto, se un utente sul suo sito sponsorizza un prodotto del noto marketplace statunitense, e poi viene acquistato su Amazon tramite il link fornito dall’affiliato, questo percepirà la sua commissione.

Scegliere il giusto modello di business è un’attività cruciale che pregiudicherà l’andamento complessivo della start up! Bisogna porre dunque particolare attenzione agli aspetti che caratterizzano la propria offerta e capire quanto e come sarebbe disposto il cliente finale ad acquistare.

In Next, la scelta del Business Model per le start up con cui collaboriamo è un momento molto importante. Per farlo, dunque, partiamo sempre da un’attenta analisi di mercato e della concorrenza. Non solo, effettuiamo test, raccogliamo i dati e misuriamo i risultati così da apportare gli aggiustamenti necessari, come il Metodo Lean Start Up insegna.