Birra e pannolini | Next Adv

Birra e pannolini

WeAreNext 03/2023

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Di Francesco Marzola

29 Mar - 4 min lettura

E anche marzo volge al termine.

 

Tutto sommato è stato un bel marzo, da manuale: le giornate si sono allungate, la primavera è arrivata puntuale il 20* del mese e nei supermercati hanno spostato tutto.

 

Pochi marketers facinorosi sostengono che si tratta di una vecchia strategia. Ogni volta che qualcosa viene spostato, le persone per fare la spesa sono costrette a cercare, devono girare per trovare ciò di cui hanno bisogno, rivedere le proprie certezze e curiosare, osservare, prestare attenzione.

 

Ragionevolmente la verità è molto più semplice: i cartoni delle uova di Pasqua sono veramente troppo ingombranti.

 

Succede ogni anno, qualunque spazio disponibile viene invaso da altissime colonne di carta luccicante che ostruiscono il passaggio di intere, gelide e buie corsie.

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Certo che organizzare un supermercato non è un’impresa facile, ma è possibile smettere di ragionare solo in relazione alle dimensioni degli imballi e dello spazio disponibile?

 

Forse sì. Con risultati sorprendenti.

 

La catena di supermercati britannica Tesco è il primo gruppo di distribuzione del Regno Unito e uno dei maggiori d’Europa (con oltre 6.800 punti vendita nel mondo). Ad un certo punto ha deciso di esaminare tutti gli acquisti effettuati da migliaia di soci possessori della carta-club ed ha scoperto che una percentuale superiore al 65% aveva acquistato nello stesso scontrino dei pannolini e della birra.

 

E allora perché non provare a ridisporre le birre in offerta vicino ai pannolini… PUFF!

Più 30% delle vendite di entrambi.

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Nonostante i pannolini possano sembrare un acquisto “da mamma”, spesso vengono comprati proprio dai papà, perché sono venduti in grandi e pesanti pacchi-scorta.

 

Questo esempio ci dimostra quanto sia importante raccogliere informazioni e saper connettere i dati per trovare soluzioni innovative a problemi apparentemente complessi.

 

Essenzialmente esistono due diversi modi di approcciare allo stesso problema:

 

Collecting Dots /collezionare punti. Consiste nel raccogliere tutte le informazioni possibili sul problema, senza necessariamente capirlo a fondo. Può sembrare un approccio più logico e sistematico, ma in realtà porta ad una visione a tunnel e fa perdere di vista il quadro generale.

 

Connecting Dots /connettere punti. Consiste nel cercare connessioni e schemi tra pezzi di informazioni, al fine di acquisire una comprensione più profonda del problema. Per affrontare problemi complessi la capacità di pensare in modo creativo e collegare idee in modi nuovi e inaspettati è cruciale.

 

In Next, abbiamo sposato questo secondo approccio: perché sappiamo bene che dedicare troppo tempo alla raccolta di informazioni, numeri e dati non ha molto senso se prima non si ha una chiara idea su come utilizzarli.

 

 

Per trasformare idee in startup e poi in aziende di successo, per noi è fondamentale saper cercare connessioni e nuovi collegamenti: affrontare nuove sfide, cercare nuove strade e soluzioni innovative, è il nostro bisogno essenziale.

 

Così come una buona birra fresca a fine giornata, per ogni papà.

 

 

***

P.S. Il papà che si rilassa nell’immagine sopra, è stato creato dall’intelligenza artificiale generativa Midjourney v5, perchè trovare un papà che a fine giornata riesce a bere una birra in relax sul divano, è quasi impossibile.

*Anche io ero convinto che la primavera arrivasse il 21 marzo, il mio correttore di bozze dice che fino al 2102 è stata spostata al 20 marzo. E ci sono rare eccezioni in cui pare che cadrà addirittura il 19.

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