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Piacere, Mario.

WeAreNext 04/2023

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Di Francesco Marzola

28 Apr - 5 min lettura

Aprile dolce dormire.

 

Un altro antico proverbio popolare che, come ogni antico proverbio popolare, non sbaglia mai. Sarà perché la primavera è ormai entrata nel vivo e che l’ora legale ha allungato le giornate. Sarà la temperatura che è sensibilmente aumentata o i tanti giorni di festa e relativi “ponti”.

Sta di fatto che ad aprile la tentazione di rimanere sotto le lenzuola è stata forte.

 

Tuttavia, nonostante questa sensazione costante di aver bisogno di riposo, in Next abbiamo continuato a lavorare sodo per realizzare i progetti dei nostri clienti.

 
Perché come dicono a Hollywood, the show must go on.

 

E a proposito di Hollywood: il mese di aprile ha visto il successo mondiale del film Super Mario Bros. L’ennesima conferma dell’enorme popolarità di un personaggio, creato più di 40 anni fa per fare da comparsa nel videogioco Donkey Kong e diventato star assoluta del mondo dei videogames.

 

 

inizio momento curiosità ***

Il primo nome di Mario era Jumpman perché sapeva saltare (cosa inusuale nei videogiochi dell’epoca). È stato disegnato con baffi e cappello perché in questo modo non era necessario dover pensare a come far muovere capelli e bocca durante i suoi saltelli (cosa piuttosto complicata nei videogiochi dell’epoca).

*** fine momento curiosità

 

 

Il successo di Mario è indiscutibile e incalcolabile, ma non ha a che fare solo con la sua giocabilità. Mario rappresenta l’uomo comune, non è né un supereroe né un ricco uomo d’affari.

Mario é uno qualunque, come tanti. Forse anche meno attraente di tanti. Mario è basso e ha dei folti baffi anni ’80. Ed è consapevole dei suoi limiti, anche fisici, non a caso combatte principalmente contro funghi e tartarughe, nemici che sono sicuramente alla sua “altezza”. 

 

A proposito, Mario è un abile conoscitore di funghi, sa benissimo quali può mangiare e quali no.

Mario è molto determinato. Corre e salta senza sosta per raggiungere il suo obiettivo: come nella più classica delle favole, deve salvare la sua principessa, Peach (anche lei non proprio bellissima).

 

Mario è soprattutto un idraulico. Un lavoratore vero. Forse un autonomo, probabilmente con partita IVA, che duramente porta a casa il pane ogni mese. Da oltre 40 anni.

 

Il successo di Mario può essere visto anche come un richiamo all’importanza del lavoro e della dedizione: valori che spesso vengono trascurati nella nostra società. In un mondo in cui siamo esposti continuamente a immagini di supereroi (alcuni più attempati di altri) e uomini di successo, Mario rappresenta un modello diverso.

 

Mario potresti essere tu che leggi, o io che scrivo. Potrebbe essere chiunque.

 

Mario è lì a ricordarci che siamo tutti Super Mario, ognuno con la sua principessa da salvare.

E che la felicità non è una prerogativa riservata alle persone straordinarie: essere felice dipende solo dalla tua capacità di apprezzare le piccole cose della vita quotidiana, da persona normale che fa un lavoro normale.

 

Tienilo a mente lunedì.

E se puoi, chiama qualcuno a cui vuoi bene e passate insieme una bella giornata sui kart, proprio come farebbe Mario.

 

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La foto d’epoca di Mario che gira in Kart a Roma è stata creata dal grande Picchiarello*, ormai un vero fuoriclasse nell’uso dell’intelligenza artificiale Midjourney.

 

* Il soprannome Picchiarello è ispirato ad un personaggio dei cartoni animati che si contraddistingue per la sua innata capacità di stuzzicare gli altri, ma anche per il suo grande cuore buono. Non a caso, tutti gli vogliamo bene. 😉

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