Presentare un progetto con l’Elevator Pitch

Avere l’idea giusta al momento giusto non basta più. Ciò che davvero importa è saperla vendere in modo efficace e presentare un progetto agli investitori nel miglior modo possibile. Ma come si fa a vendere un’idea? Semplice ma non troppo: devi preparare un Elevator Pitch accattivante, diretto e memorabile. Oggi siamo proprio qui per questo.

In questo articolo ti mostreremo come, grazie agli anni di esperienza sul campo, siamo in grado di ottenere finanziamenti e lanciare alla grande le nostre start up!

Come presentare un progetto efficacemente

Sì, avere un’idea vincente è il primo passo per avviare una Start Up di successo. Ma ciò che è davvero importante avviene dopo. Già ti abbiamo parlato di quanto sia essenziale l’execution per il tuo progetto imprenditoriale. Stavolta aggiungiamo un tassello in più: l’Elevator Pitch, ovvero la presentazione di un progetto imprenditoriale in modo rapido ed avvincente.

Di cosa hai bisogno per presentare un progetto e vendere la tua idea di business? Innanzitutto, devi aver già ragionato su un Business Model che possa essere ripetibile, scalabile e profittevole. Che sia un prodotto o un servizio, ciò che offri deve essere supportato da un Business Plan che ne validi la fattibilità. Esso deve essere redatto in modo tecnico, tenendo conto delle strategie operative, finanziarie e di marketing.

In Next realizziamo internamente il Business Plan, così da avere tutte le informazioni necessarie utili per definire l’idea imprenditoriale e costruire una pianificazione delle attività future. Un documento economico come il Business Plan è essenziale! I finanziatori vogliono vedere i dati.

Ora devi sviluppare (o mettere alla prova) le tue abilità di public speaking, essenziali per vendere un’idea in modo efficace, intrecciando i tuoi strumenti con la giusta attitudine ed una buona dose di storytelling che punti a vendere.

In Next studiamo ogni idea e presentiamo ogni progetto come fosse il nostro, perché solo così è possibile ottenere i risultati desiderati!

Cos’è l’Elevator Pitch?

Si tratta di un discorso coinciso ed esaustivo riguardante tutti i punti fondamentali della propria Start Up. L’obiettivo? Ottenere i finanziamenti tanto agognati oppure fare semplicemente networking.

Sì, il termine “elevator” significa proprio “ascensore”. Questo perché l’Elevator Pitch è la presentazione di un’idea che uno startupper farebbe ad un investitore durante un viaggio in ascensore. Quando il tuo possibile business angel sarà giunto al suo piano e le porte dell’ascensore si saranno richiuse alle sue spalle, tu dovrai essere sicuro di aver fatto breccia. In alternativa, lo avrai perso per sempre.

Un Elevator Pitch dura generalmente 5 minuti. Questo significa che ogni minuto dovrà essere attentamente studiato, ogni parola meravigliosamente valorizzata. Presentare un prodotto o un servizio innovativo in così poco tempo non è affatto semplice. E farlo in pubblico ed in modo efficace lo è ancora meno.

Non tutti hanno queste doti o le competenze necessarie per ottenere realmente dei finanziamenti con la stesura di un Elevator Pitch. In Next, abbiamo un team di professionisti specializzati nel mondo start up e preparare Elevator Pitch è attività ricorrente.

1. Presentare un progetto ponendosi le giuste domande

Il primo passo è presentare te stesso. Tieni a mente che gli investitori non investono più sulle idee. Il mondo è pieno di buone idee ed ogni giorno ne nascono di ottime. Oggigiorno gli investitori investono sulle persone, sulle loro skills, sulle loro competenze e sul loro carattere. Subito dopo comunica il nome del tuo progetto e introduci il tuo team.

Inizia la presentazione del tuo progetto rispondendo alla domanda “perché?”, “Quale bisogno palese o latente mi propongo di soddisfare attraverso il mio prodotto o servizio?”

Dopo aver comunicato il motivo per cui la tua idea è importante dovrai rispondere alla domanda “cosa?”. In un paio di frasi sintetiche dovrai esprimere al meglio la tua value proposition.

L’ultima domanda che devi porre a te stesso è “come?”. Come hai intenzione di fare ciò che prometti? Durante la tua presentazione dovrai dare la possibilità agli investitori di provare ciò di cui stai parlando. Nel caso in cui tu voglia presentare un prodotto, portalo con te, anche se si tratta solo di un prototipo. Qualora si tratti di un servizio, invece, fai in modo di creare l’esperienza d’uso attraverso uno storytelling trascinante e una demo.

2. Trasformare i dati soporiferi in storie avvincenti

Siamo ad un terzo dell’opera e, se la matematica non ci inganna, dovresti aver parlato per meno di due minuti. Ora arriva il momento in cui devi realmente vendere la tua idea, sfoderando numeri e parametri.

Riaccendi i motori parlando dello scenario competitivo. Non solo non sei l’unico player sul mercato, ma sei anche l’ultimo arrivato. È questo il momento in cui devi informare i tuoi potenziali investitori riguardo i tuoi competitor (elencandone massimo sei) e comunicando chiaramente il tuo competitive advantage. Una volta spiegato ciò, parla dello scenario competitivo e del posizionamento del tuo prodotto o servizio, scegliendo due caratteristiche o dimensioni chiave per la tua idea. Hai bisogno di un po’ di teoria, di ricerche, di trend, di studi scientifici e di conoscenze empiriche per convalidare le tue tesi.

Questo è come abbiamo ricreato il Competitive Landscape per CUC.BIO

3. Soldi, soldi e ancora soldi

È arrivato il momento più delicato. La presentazione di un progetto può (e deve) essere corredata di un PowerPoint o un Keynote esteticamente gradevole, capace di catturare l’attenzione del pubblico. Qui le doti di un grafico professionista fanno sicuramente la differenza!

La presentazione può (e deve) essere suggestiva, comunicata con passione ed energia. Ma è quando arriva il momento di parlare di soldi che presentare un progetto davanti ad una platea di potenziali investitori appare come una corsa su un filo di seta.

Innanzitutto, presenta il tuo Revenue Model, parte integrante del Business Model, spiegando in che modo intendi generare profitti. Assicurati che il tuo modello di business sia scalabile e ripetibile altrimenti le possibilità di successo scenderanno drasticamente!

Avvicinati alla conclusione del tuo Elevator Pitch raccontando lo stato dell’arte e le recenti fasi di sviluppo del tuo prodotto o servizio. Se hai già avviato l’attività, parla dei processi degli ultimi 12 mesi. In alternativa, descrivi, in base alle tue ricerche, sondaggi ed interviste, lo scenario potenziale: quanti clienti avrai conquistato, quanto avrai guadagnato, quali traguardi sarai in grado di raggiungere grazie ai finanziamenti richiesti. Le tue prospettive future appariranno convincenti solo se equipaggiate con una precisa strategia di mercato, da esporre brevemente.

Giocati gli ultimi colpi ad effetto, perché è arrivato il momento di comunicare quanti soldi ti servono per raggiungere i tuoi obiettivi e vendere la tua idea. Nel chiedere un finanziamento, fai leva sulle competenze tue e del tuo team.

Chiudi il tuo Elevator Pitch con una frase ad effetto. Infine, chiedi se ci sono domande.

COME ABBIAMO COSTRUITO UN ELEVATOR PITCH CHE CI HA AIUTATO A RACCOGLIERE PIÙ DI €200.000

Il nostro approccio con le start up è quello di una collaborazione diretta a 360°: dalla nascita e concretizzazione dell’idea alla raccolta di finanziamenti per arrivare al successo!

Con Cuc.bio abbiamo creato un Elevator Pitch dettagliato ma incredibilmente attraente, in grado di fornire un panorama chiaro del mercato e un’idea ben definita della direzione della start up.

Il primo passo è stata l’analisi del mercato: il settore è in crescita perciò questo garantisce all’investitore un percentuale di rischio minore.

Con la definizione del problema e la soluzione abbiamo fornito subito un inquadramento chiaro della start up: chi è, cosa propone, qual è la Unique Selling Proposition.

Come da scaletta, è seguita una chiara spiegazione del funzionamento della start up.

Infine, attraverso l’individuazione dei competitor si è esposta la Competitive Landscape, mostrata sopra, che comprendeva sia quelli diretti che indiretti.

La chiave finale è stata la presentazione del team: abbiamo già detto che si investe nelle persone più che nelle idee, per questo includiamo sempre uno specchietto con le diverse personalità che compongono la start up e che contribuiscono alla sua crescita!